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sabato 2 agosto 2014

Il fascino degli enigmi

Qualcuno tra noi subisce (è il caso di dirlo) il fascino degli enigmi? Per me gli enigmi più affascinanti non sono quei problemi, per quanto ostici, che ammettono una sola soluzione e contengono in se stessi un unico percorso per trovarla. Sono attratto invece dagli enigmi che - anche una volta risolti - sussurrano altre domande, lasciano intuire interpretazioni diverse, insinuano il dubbio di aver solo sfiorato la verità, di essere passati davanti a un fondale di scena, senza afferrare ciò che ci attendeva dietro le quinte.

Forse un mattino andando in un'aria di vetro, 
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo: 
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro 
di me, con un terrore di ubriaco. 

Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto 
alberi case colli per l'inganno consueto. 
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto 
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

(Eugenio Montale, Forse un mattino andando, da Ossi di seppia, 1925)

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