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sabato 27 settembre 2014

La legge di Murphy in azione

Ieri sera credo di aver battuto il record mondiale di conferme dell'esistenza della legge di Murphy, nella sua formulazione semplificata ("se una cosa ha una probabilità di andare storta, lo farà").
Situazione: montaggio degli alimentatori del mio ricevitore a reazione in una scatola di alluminio, molto carina, comprata su eBay ad un prezzo ragionevole ed appena arrivata dal Regno Unito.
Manifestazioni della legge di Murphy nel giro di un paio d'ore:
1) prima ancora di comprare la scatola, avevo praticato dei fori di fissaggio ai quattro angoli delle basette degli alimentatori (e dove avrei dovuto farli, se no?). Ebbene, ieri sera scopro che - come per magia - quattro dei fori coincidono con la posizione dei piedini in gomma sotto la base della scatola. Work-around: tagliare una fettina di gomma dai piedini (per fortuna grandi) per fare spazio alle viti.
2) Inizio a montare una delle due basette, fissandola ben bene al fondo della scatola con torrette esagonali e viti. Totale 8 viti, 4 per fissare le torrette al fondo della scatola e 4 per fissare la basetta alle torrette. Quale sarà stata la probabilità di avere orientato la basetta nel verso sbagliato? Dite 50%? Sbagliato, era il 100%. Work-around: smontare e rimontare pazientemente le 8 viti (e la prossima volta fare più attenzione).
3) Le connessioni di massa al telaio ovvero alla scatola in alluminio. Un capocorda con un pezzetto di cavo da montare vicino all'ingresso dell'alimentazione di rete (da connettere alla terra del cordone di alimentazione), un altro capocorda con due pezzetti di cavo da montare dalla parte delle uscite degli alimentatori (da connettere con il riferimento di massa di ciascuna delle due basette). Anche qui, ho avuto conferma che la probabilità che invertissi tra loro i due capocorda (per mia distrazione, è ovvio), montandoli uno nella posizione dell'altro, non era il 50% ma di nuovo il 100%.
4) Foratura dei pannelli frontale e posteriore: convintissimo che i due pannellini fossero simmetrici rispetto ai fori per il loro fissaggio al resto della scatola; e quindi di poter scambiare sopra e sotto, alto e basso, senza alcun timore. Sbagliato: i due fori presenti sui bordi laterali dei pannelli, per fissarli con viti al resto della scatola, sono un pochino più in alto della metà altezza dei pannelli stessi. Risultato: i pannelli hanno un ben definito "sopra" e un ben definito "sotto". Probabilità che - nel praticare i fori per boccole, interruttore, passacavo - io abbia invertito il "sopra" con il "sotto"? Questa volta ci avete azzeccato: 100%.

Direte "Ma che c'entra Murphy? Sei tu che lavori con la testa tra le nuvole, senza fare attenzione, e non ne azzecchi una!". Eh - rispondo io - proprio in questo Murphy ci mette lo zampino! Se si trattasse di semplice distrazione, quando la probabilità statistica di fare la cosa giusta è del 50%, almeno una volta ogni tanto dovrebbe andarmi bene, no? E invece niente, no way, sempre sbagliato. Quattro volte consecutive in una sera. Roba da esorcisti.

Last but not least. In effetti, di tutti questi intoppi, è stato quello che mi ha disturbato di più: durante il fissaggio di una delle boccole, il dado (metallico) si è mangiata la filettatura della boccola. Chiamiamola filettatura, anche se impressa sulla flaccida gomma del corpo della boccola. Qui Murphy non centra. Queste boccole da pannello comprate su eBay sono ridicole. Se le stringi poco traballano, se le stringi troppo si rompono che è un piacere. Anche quelle con la filettatura in metallo, sembrano fatte di una lega tra ottone e burro. Va bè, lasciamo perdere. Ovviamente non ne avevo altre. C'ho buttato un pò (un pò tanto) di colla a caldo e vedremo se sarà sufficiente. Tanto rimarrà all'interno della scatola e non si vedrà. Dopotutto, l'importante sarà che funzioni bene, giusto? Non vedo l'ora di poterla chiudere. E dimenticare Murphy.


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